Il 29 dicembre del 1890 è uno di quei giorni che si vorrebbe eliminare dalla storia, il giorno in cui si compì il famigerato Massacro di Wounded Knee, ultimo episodio delle guerre che per lungo tempo avevano diviso i nativi americani e gli Stati Uniti. Un giorno di sangue, in cui oltre 300 membri della tribù di Miniconjou, probabilmente innocenti, furono uccisi dai soldati del Settimo Regimento di Cavalleria. E invece, giustamente, una data del genere non deve essere mai dimenticata, insieme a tante altre, perché dovrebbe ricordarci di cosa è capace l’uomo e dovrebbe insegnarci a non ripetere gli errori del passato. Proprio per queste motivazioni a Wall, South Dakota, poco distante dal corso del torrente Wounded Knee dove avvenne il massacro, è sorto un museo. Esso, grazie a un ampissimo materiale fotografico, a reperti storici e ricostruzione si prefigge la missione di ricostruire dettagliatamente e obbiettivamente quello che successe, quel 29 dicembre 1890, a Wounded Knee.
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