Puoi anche dimenticarti degli innumerevoli e incontrastati successi ottenuti dal River Plate, una delle squadre di calcio argentine che di più hanno lasciato la sua impronta su questo sport a livello globale, con tanti campioni che hanno calcato questo prato verde. Potresti pure cancellare l’epopea del Mondiale di calcio 1978, quando la grande Argentina ottenne il suo primo titolo iridato sostenuta dall’entusiasmo di un popolo intero. Permettiti pure di tralasciare la grande storia che è legata allo stadio Antonio Vespucci Liberti, El Monumental, fatta non solo di imprese sportive ma anche di immortali concerti, con artisti del calibro di Bruce Springsteen, Michael Jackson, David Bowie, AC/DC e Guns N’ Roses. Ecco, se per te questo è solo un luogo, se per te la storia non ha nessun valore, e valuti questa struttura solo per il cemento e l’acciaio con cui è costruito, allora puoi anche tralasciarne la visita. Buenos Aires ha molto altro da offrirti che una fredda costruzione senza vita. Ma se invece comprendi anche solo minimamente il valore delle storie legate a El Monumental, allora non potrai non fiondarti subito ad ammirarne l’architettura, sempre ricordando quante lacrime sono miste al suo cemento e quanta gioia ha portato la sua struttura di ferro.
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